LA NOSTRA STORIA

La nostra storia

1979

Nasce Meeting Art, il luogo è Vercelli.

Meeting art nasce nel 1979 da una intuizione di Mario Carrara. Il fondatore porta nel mondo delle aste l’esperienza nella gestione di gallerie d’arte (prima a Padova e poi a Borgosesia) e nella vendita di tappeti orientali (operata sempre con il meccanismo dei rilanci). La sede della nuova Casa d’Aste è a Vercelli, a palazzo Marelli, nel cuore di una città fino a quel momento conosciuta come capitale della risicoltura nazionale: location geografica, all’apparenza defilata, ma al centro delle più importanti vie di comunicazione.

1979

1979

Ed è subito asta in tv: un primato.

Grazie al suo intuito eccezionale, Mario Carrara incrocia il mondo delle prime tv libere e ne intuisce le potenzialità per una casa d’aste. Meeting Art, appena nata, sbarca in tv, dando così vita, sui canali di VideoVercellli, alla prima asta d’arte televisiva italiana.

1985

Le sfide: dallo spazio…

Meeting Art cresce, utilizzando da subito i mezzi di comunicazione di massa. Dai tappeti ai dipinti dell’Ottocento e dell’arte contemporanea: serve un nuovo spazio. Ed è quello della nuova sede in corso Adda, inizio di una futura espansione. La sala degli incanti verrà di lì a poco attrezzata per le riprese televisive.

1985

1987

Le sfide:… al tempo

Tutto il bello che si fa collezionare può essere un oggetto d’asta: con questo principio Meeting Art apre al mondo degli orologi. Una svolta sostenuta da Carola Casazza che, da dipendente, diverrà vicepresidente della società e uno dei massimi esperti internazionali nel campo degli orologi.

1995

Incanti e cataloghi

Vengono pubblicati i cataloghi delle aste Meeting Art, divenuti un appuntamento fisso, da sfogliare, per i clienti e gli appassionati d’arte: gioielli, dipinti, tappeti, orologi e antiquariato.

1995

1997

L’esordio di Pablo Carrara

Le aste di Meeting Art si nutrono della dimensione televisiva sia nel momento della gara che della presentazione dei lotti. E’ proprio durante una di queste trasmissioni, dedicate a opere dell’arte contemporanea, che fa il suo esordio un giovanissimo Pablo Carrara, futuro presidente e ideatore delle “carrellate” televisive post-gara d’asta.

1998

Meeting Art nella Rete

Meeting Art potenzia i i canali della comunicazione esterna sfruttando la diffusione di Internet. Viene, così, creato il primo portale web di una casa d’aste che consente di accedere ai cataloghi e, presto, anche di poter fare offerte sui lotti in gara. Per il mondo delle aste è una rivoluzione.

1998

1999

Un nuovo passo

Meeting Art cambia ragione sociale trasformandosi da società in accomandita semplice a società per azioni.

2000

L’emozione dell’Antico

Meeting Art potenzia il comparto dell’arte antica e dell’antiquariato che si affianca agli altri settori ormai affermati. Grazie alle nuove professionalità, il lavoro di selezione dei lotti porterà all’incanto preziosi fondi oro trecenteschi, capolavori del Rinascimento, bassorilievi porcellane, mobili di pregiata ebanisteria che attraggono collezionisti da ogni parte del Mondo.


2000

2005

L’incanto è “social”

Viene ulteriormente ampliata la dimensione social di Meeting Art. Dal sito web della casa d’aste vengono ora trasmesse in streaming tutte le sedute d’asta. Dal sito si possono, adesso, fare offerte via web oltre che per telefono. Saranno di lì a poco allestite anche aste totalmente gestite via Internet.

2007

Il sorpasso dell’arte contemporanea

Le aste di arte moderna e contemporanea superano per numero e aggiudicazioni quelle dedicate all’arte dell’Otto-Novecento e quelle degli altri comparti. La diffusione dei lotti attraverso il web ha, infatti, allargato la platea dei nuovi collezionisti. L’importanza delle opere proposte all’incanto da Fontana a Severini , da De Chirico a Peter Halley spinge forte il settore.

2007

2008

Corso Adda, ora di più…

Meeting Art si allarga, sempre in corso Adda. Accanto alla sede storica vengono realizzati due moderni edifici: uno destinato a caveau-magazzino, l’altro sede degli uffici con due saloni destinati alle esposizioni di opere d’arte e gioielli e alle tornate d’asta, sempre con la presenza delle attrezzature televisive. Nella sede storica altri spazi per esposizioni e incanti.

2012

Il primato del fatturato

Meeting Art diventa la prima casa d’aste italiana per fatturato, risultato confermato anche nel 2017 . Meeting Art resta, comunque, sempre ai vertici dei fatturati di settore nonostante gli effetti della crisi pandemica (nel 2021 raggiunti i 33milioni di euro di fatturato)

2012

2014

Brindisi 35

Meeting Art festeggia i suoi primi 35 anni di vita. Al brindisi di questo compleanno d’arte partecipano a fianco del presidente, Mario Carrara lo storico e compianto critico d’arte Philippe Daverio oltre a tanti collezionisti e clienti. L’evento è trasmesso in diretta televisiva.

2015

Asta da Nobel

Meeting Art abbina, da sempre, l’attività delle aste all’incontro con gli artisti. Tra gli eventi storici da questo punto di vista figurano l’incontro con il premio nobel per la letteratura Dario Fo. Il 13 dicembre , durante una storica diretta televisiva nel salone degli incanti , affollato di pubblico, Dario Fo racconta della propria passione per la pittura presentando alcune sue opere poste all’asta a sostegno della fondazione che si occupa delle persone disabili. Una via di Vercelli fu poi intitolata a Dario Fo proprio in ricordo di questo evento.


2015

2018

L’incanto del caveau

Un’asta di arte moderna e contemporanea viene, per la prima volta presentata da Meeting Art con un catalogo con l’ambizione di essere a sua volta oggetto di collezione e consultazione. L’asta 849 viene, infatti, titolata “Nell’incanto del caveau”. Vengono presentati e aggiudicati 120 lotti di grande importanza. Nel “caveau” d’asta figurano, tra le altre, opere di Boetti, Castellani, Fontana Christo e Giorgio Morandi.

2020

Il buio e una nuova alba

Lunedì 16 marzo è il giorno buio di Meeting Art. Giorno buio in un anno buio segnato dalla pandemia di covid-19 che ha bloccato l’Italia e il mondo. Meeting Art è costretta a fermare il proprio mondo delle aste e deve, soprattutto affrontare la morte del presidente fondatore, Mario Carrara. Tocca a Pablo Carrara, amministratore delegato, prendere le redini della presidenza della Casa d’Aste. Tra la primavera e l’estate, Meeting Art riprende la propria attività, legata alla memoria del fondatore. E lo fa con nuove idee. La sfida riparte.

2020

2021

Tic toc da record

A dimostrare la voglia di ripartire è l’asta 893 dedicata agli orologi che fa segnare, con oltre 2,8 milioni di euro di fatturato, uno dei risultati più importanti mai raggiunti della casa d’aste (con un Patek Philippe Nautilus Jumbo aggiudicato a 212mila euro). Il comparto orologi guidato da Carola Casazza batte il tempo di un rilancio di tutte le aste di Meeting Art.

 

2022

Il nuovo che avanza

Il presidente Pablo Carrara con il suo staff esplora nuove strade per stimolare l’interesse di chi vuole affidare oggetti della propria collezione o di chi quegli oggetti intende acquisire. Il terreno è quello del web. Dopo aver lanciato le aste solo sul web (con banditore automatico o a chiusura simultanea) parte l’asta on demand: un’asta in cui gli oggetti entrano in gara nel momento in cui un potenziale acquirente fa la prima offerta. L’incanto, insomma, non smette di stupire, E, alla fine, si fa arte.

2022

LOCATIONS


HEADQUARTER: Corso Adda, 7 - 13100 Vercelli
tel. +39.0161.2291 - fax +39.0161.229327 - info@meetingart.it

SEDI


SEDE CENTRALE: Corso Adda, 7 - 13100 Vercelli
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